Scrivi un commento
al testo di Gian Piero Stefanoni
Le parole sotto la roccia
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
(per John Fante)
Vado a posare le piante che ora bisogna solo salire, restare alla casa, allo spiovere di erba e di vento nel differente rumore delle cose- nel saltare di cardini, nel parlare di pietra. Ed allora lo tiro giù dal colore delle nuvole, dalle rocce, nella sua parola, perché io lo chiamo e lui mi deve aiutare l'ulivo docile al vento, il fiore sbreccato, il Dio di mio padre.
|
|
|